Cari compaesani, è con grande e forte senso di responsabilità che mi rivolgo a voi. Precisamente vi volevo informare sulla situazione dei nostri concittadini che, ad oggi, risultano aver contratto il virus Covid-19. Com’è nel mio modus operandi, non mi piace ripetere le solite cose e soprattutto non mi piace dare delle informazioni approssimative e poco chiare, in particolar modo quando si parla di salute pubblica. E’ per questo che molte volte la “vox populi” mi precede ma non credo, almeno in questo caso, che sia la “vox dei”. Ma andiamo subito al punto. Come previsto qualche giorno fa, il tristemente noto virus si sta allargando. Attualmente a Gambellara ci sono 29 persone positive, un bel salto rispetto allo zero di pochi giorni fa !!! Cosa è successo? E’ successo che il virus si sta facendo strada e sta eseguendo il suo compito. C’è però una precisazione da fare e che cioè la maggior parte dei contagiati è concentrata in un luogo ben definito: la Casa di Riposo don Bruzzo. Purtroppo il virus è riuscito ad entrare qui ed ha iniziato a contagiare i suoi ospiti e anche gli operatori. La situazione ha avuto un’impennata improvvisa tanto che si pensava di non riuscire a fronteggiarla, soprattutto perché stava mettendo fuori gioco gli operatori (medici, infermieri, OSS) senza i quali non è possibile dare assistenza agli anziani. Ad onor del vero, devo dire che gli amministratori della casa di riposo, hanno immediatamente applicato i protocolli del caso coinvolgendo fin da subito l’amministrazione comunale e la AULSS8 Berica, in particolar modo nella figura del direttore generale dott. Giovanni Pavesi. E’ chiaro che in queste situazioni non è facile agire con tempestività e lucidità, ma noi ci siamo riusciti. Sono state attuate quelle misure di estrema emergenza che hanno contribuito a circoscrivere il contagio. E’ chiaro che in questi contesti non bisogna mai abbassare la guardia anche perché solamente nei prossimi giorni si potrà vedere effettivamente la portata del contagio. Comunque vi posso assicurare che è tutto in mano a personale esperto e preparato. Stamattina, assieme al vicesindaco e all’assessore Framarin, abbiamo fatto visita al Pensionato accompagnati dal dott. Andrea Tramarin, un esperto in malattie infettive. Prima di entrare ci hanno dotati di mascherine, camici, occhiali, copriscarpe e disinfettanti vari; poi ci siamo addentrati nella struttura ed abbiamo constatato la serietà e l’efficienza con cui il personale sta operando. Il dott. Tramarin ci ha spiegato quello che è successo, cosa stanno facendo e soprattutto ci ha ribadito ancora una volta di non sottovalutare il fenomeno. Devo dire che, dal punto di vista della corretta applicazione dei protocolli del caso, sono stato tranquillizzato anche se, ripeto, la guerra è ancora lunga. Detto questo vorrei tornare ancora su alcuni concetti. Forse qualcuno non ha ancora capito che abbiamo a che fare con un nemico subdolo, invisibile, aggressivo e indiscriminante. Soprattutto questo ultimo aggettivo deve far riflettere. Il Coronavirus, è vero, predilige le persone deboli, debilitate, magari con sistema immunitario compromesso. Ma non ho detto che aggredisce solo queste persone !!! Può far male, anzi, molto male anche a quelli che si considerano giovani e forti; anche a quelli che, in spregio alle regole e alle direttive sanitarie di buon comportamento, continuano a riunirsi in case private a far baldoria, a bere, a banchettare, dimostrando anche poca furbizia nel postare sui social le loro euforiche bravate. Bene signori, anzi MALE signori: se a voi non interessa la vostra salute, abbiate cura di quella dei vostri nonni, dei vostri padri, dei vostri figli e nipoti. Questi non possono e non devono subire la vostra “impavida non conoscenza”. Mi scuso fin d’ora se mi permetto di tirare le orecchie alla gente ma credo che come Sindaco, e soprattutto in queste situazioni, sia mio dovere farlo. Ad ogni modo speriamo che questa situazione finisca in fretta perché ci sta mettendo tutti a dura prova, rendendo a volte difficile anche la stessa convivenza fra le quattro mure domestiche.

Un grosso in bocca al lupo a tutti.                                                                                                    

Il Sindaco,   Michele Poli